Il volpino e il corso: la strana coppia

Diversi e complementari: volpino e cane corso sono la strana coppia che in un tempo non molto lontano difendeva masserie e non solo

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mastino e volpino cani da guardia

Spesso quando vediamo cani di dimensione molto piccola come i volpini vicino a dei giganti veniamo sopraffatti in maniera quasi inconscia da un sentimento di apprensione. In realtà, in un tempo non molto lontano, non era raro incontrare nelle campagne volpini e cani corso (o altri cani di grandi dimensioni) collaborare come affiatati colleghi.

Come anticipato più volte, il volpino in Italia è un cane dalla storia antica, risalente a quei tempi in cui i cani avevano un vero e proprio lavoro. E ancora oggi nelle realtà più rurali, possiamo ammirare la varietà più rustica di questa razza svolgere con dedizione il suo ruolo da sentinella.

Il volpino italiano rustico

Oltre ai bianchissimi e vaporosissimi volpini italiani bianchi che siamo abituati a vedere nei ring delle Expo resistono ancora esemplari che danno priorità alla funzionalità della morfologia prima che all’estetica. Il loro aspetto è molto più simile alla varietà rossa oggi riconosciuta anche dall’ENCI, varietà recuperata negli ultimi decenni attingendo anche ad alcuni di questi esemplari.

Il volpino italiano rosso infatti, a differenza del bianco, conserva nell’aspetto una dentatura più grande e un pelo complessivamente più corto (e più funzionale per la vita all’aria aperta) e non solo.

Ma torniamo a parlare del classico cane da masseria o da gregge. Il pumetto (altro nome con cui viene chiamato il volpino italiano rustico) non essendo una razza riconosciuta ufficialmente dall’ENCI, non ha un vero e proprio standard. Quello che li accomuna è l’aspetto “volpino”, con sguardo vispo e muso e orecchie appuntite, i colori del mantello sono vari, così come il peso (che comunque nella maggior parte dei casi è inferiore ai 10kg).

Quello che però lo accomuna al volpino italiano in standard è il carattere: vigile e sempre all’erta, instancabile e fortemente legato al suo compagno umano. Tutte qualità che gli hanno conferito la fama di piccolo guardiano che tutti conosciamo.

Il volpino:cane sentinella sempre all’erta

Con il suo ruolo da sentinella, il volpino rustico è entrato a pieno merito tra i cani da guardia. Con la sua grinta e la sua reattività compensa perfettamente la sua stazza sicuramente non imponente.

A differenza della maggior parte dei cani infatti, non solo può contare su un udito e un olfatto imbattibili ma anche su una vista particolarmente efficace.

Queste caratteristiche, unite al suo famoso abbaio lo rendono un ottimo antifurto e un efficace deterrente. Lo sapevano anche i nostri avi, dai mercanti ai pastori, che sceglievano la sua compagnia per difendere merci, greggi e territori.

La sua piccola taglia, nonostante possa sembrare un ostacolo al suo importante compito,

in realtà è un ulteriore pregio. Le sue dimensioni ridotte infatti hanno fatto sì che venisse apprezzato ancora di più, sopratutto nei tempi più remoti, perché più pratico da gestire durante gli spostamenti (i mercanti lo portavano con loro nelle diligenze e i pastori spesso gli concedevano anche di trascorrere del tempo dentro casa) inoltre, per vivere, ha indubbiamente bisogno di minori quantità di cibo rispetto ai cani più grandi.

Con la giusta socializzazione poi, può facilmente convivere con cani di dimensioni più grandi, capaci di avere un effetto deterrente verso i malintenzionati sicuramente maggiore, oltre ad essere più efficienti al momento di passare all’azione per difendere attivamente proprietà e possedimenti.

Convivenza volpino e cane corso

Come abbiamo anticipato qualche riga fa, il secondo membro di questa strana coppia è proprio il cane corso (o altri molossoidi e simili).

Per i più cittadini, vedere un cane così piccolo vicino ad un altro che può pesare tranquillamente fino a 10 volte di più desta sempre qualche preoccupazione. Eppure chiunque abbia fatto almeno una gita nelle zone più rurali dell’Italia ha sicuramente incontrato, a debita distanza, questa coppia di colleghi.

Il perché siano spesso associati è semplice da intuire: uno sempre attivo e diffidente, pronto a dare l’allarme in caso di pericolo, l’altro possente e vigoroso.

Quello che viene difficile da capire è come possano andare d’accordo. In realtà, tra cani equilibrati, la stazza è solo un numero. La cosa importante è non metterli mai nelle condizioni di entrare in competizione: per il cibo ma anche e sopratutto in presenza di femmine in calore.